martedì 24 febbraio 2015

Sulle orme dei profughi trentini nell'Impero austro-ungarico, viaggio dal 1° al 5 maggio 2015

Il percorso della memoria nel centenario della Prima guerra mondiale

Contesto generale

L’azione si inserisce tra quelle rivolte alla promozione della cittadinanza attiva e della responsabilità civile della popolazione giovanile. La riflessione sulla memoria storica e l’approccio metodologico della cosiddetta “memoria attiva” sono la guida fondativa degli interventi in oggetto.
Ci si propone una promozione culturale specificamente rivolta ai giovani in materia di cittadinanza attiva e responsabilità sociale dei giovani, nonché quelli volti a incentivare tutte quelle attività attraverso cui i giovani possono acquisire nuove conoscenze e competenze (c.d. “mobilità per l'apprendimento”) e incrementare il proprio sviluppo personale.
Gli altri percorsi della memoria attivati quest’anno sono: il Promemoria Auschwitz (in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano) il 16-22 febbraio, la partecipazione alle celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione del Campo di Mauthausen il 9-10 maggio, i trekking lungo le
fortificazioni e i forti della “prima linea” della Grande guerra in estate.

Obiettivi

Superando una lettura solo militare del ricordo della Grande guerra, si intende qui recuperare la memoria di quanto vissero le popolazioni civili, con particolare riferimento alle deportazioni cui furono sottoposte vaste aree del trentino e che interessarono circa 75.000 persone.
Costretti a lasciare i territori d'origine e le loro case per ragioni di ordine militare, i profughi vennero distribuiti in centri di internamento in Austria superiore e inferiore, Boemia e Moravia, disseminati su un territorio venti volte più vasto del Trentino. Migliaia vennero concentrati nei grandi la-
ger, come quelli di Mitterndorf e di Braunau, che arrivarono a contenere 20.000 sfollati.
Il viaggio ripercorre le vicende di questi nostri conterranei e culmina con la visita al parlamento di Vienna, per rileggere le posizioni e l’esperienza soprattutto dei deputati trentini Cesare Battisti e Alcide De Gasperi.

Partner
L’Ufficio si avvale della collaborazione della Fondazione Museo storico del Trentino, che mette a disposizione il proprio ufficio didattico.

Destinatari
Si intendono coinvolgere circa 150 giovani attraverso i PGZ, dunque di età compresa tra 16 e 24 anni.
Si ricercherà la collaborazione delle istituzioni scolastiche, anche se la partecipazione avverrà a titolo personale.
I posti per i giovani partecipanti saranno 150.
Ogni pullman sarà composto da: 50 ragazzi; 1 guida didattica assicurata dalla Fondazione; 2 coordinatori assicurati dall’Ufficio e dalla Fondazione; 2 tutor.

Organizzazione

La promozione è curata dall’Ufficio stampa e dai referenti tecnico-organizzativi dei PGZ. Si chiederà la collaborazione della Consulta degli studenti e delle scuole.
Le adesioni sono individuali e vengono raccolte dall’Ufficio. Si chiederà una lettera di richiesta motivata che costituirà elemento di valutazione nel caso fosse necessario provvedere ad una selezione (se le richieste saranno in numero superiore ai posti disponibili).
La promozione parte intorno al 20 febbraio e ci si deve iscrivere entro il 15 marzo. La guida didattica sarà assicurata dalla Fondazione.
L’assistenza ai partecipanti sarà fornita da 6 tutor individuati tra giovani che hanno svolto il servizio civile oppure hanno ricoperto tale ruolo nei precedenti “viaggi della memoria” e che parteciperanno al percorso formativo con i ragazzi. La loro individuazione sarà definita a insindacabile giudi-
zio dell’Ufficio.
Il gruppo di lavoro è composto da Luca Caracristi, Piero Cavagna, Alberto Conci, Giuseppe Ferrandi, Giampiero Girardi, Francesca Gnech, Cristina Pasolli, Marco Potrich.

Programma
Il progetto conta su più momenti distinti e complementari.
PRIMO MOMENTO : presentazione al pubblico. Si prevede ad inizio marzo un incontro di approfondimento, introdotto e presieduto dall’Assessora Ferrari, con una relazione sulla vicenda dei profughi trentini a cura del dott. Giuseppe Ferrandi. È prevista la partecipazione dei rappresentanti di alcune
zone della provincia particolarmente toccate dal fenomeno del trasferimento di popolazione. Obiettivo dell’incontro: impostare la tematica e far conoscere l’iniziativa delle politiche giovanili.
SECONDO MOMENTO : formazione dei partecipanti. Da metà marzo al 25 aprile si terranno 3 incontri per un totale di 9 ore, con la divisione dei partecipanti in gruppi di 35-40 persone, cui sono tenuti a partecipare tutti i giovani che avranno aderito. La formazione è assicurata dal laboratorio didattico della Fondazione Museo storico. Sarà predisposto apposito materiale didattico.
TERZO MOMENTO : il viaggio. Si svolgerà dall’1 al 5 maggio, occupando due soli giorni di scuola. Le mete saranno: Braunau, Katzenau, Mauthausen, Mitterndorf, Vienna. Al viaggio sono invitati (ma con auto al seguito) i rappresentanti delle comunità più interessate dal fenomeno, che potranno
portare testimonianze dirette e assicurare momenti di presenza istituzionale.
QUARTO MOMENTO :
la capitalizzazione. Le ricadute dell’iniziativa consistono soprattutto nella sensibilizzazione dei partecipanti. L’Ufficio stampa garantirà adeguata documentazione e predisporrà resoconti dell’esperienza da diffondere attraverso i mass media. Si darà supporto ad eventuali iniziative di diffusione promosse sul territorio. Se il giornalista-scrittore Paolo Rumiz accetta, potrebbe tenere una conferenza che fungerebbe da chiusura pubblica generale del progetto, basata sul suo libro Come cavalli che dormono in piedi.

Costi
È prevista una quota di partecipazione individuale di € 150,00.
Il resto delle spese è coperto attingendo al Fondo delle politiche giovanili.

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