martedì 24 aprile 2018

Primiero, nono incontro dei comuni amici della famiglia


Il presidente della Provincia autonoma ha aperto oggi a Fiera di Primiero la 9° Convention Comuni Family Friendly

Rossi: "La famiglia è al centro dell'azione politica in Trentino"

"Il Trentino investe da oltre 10 anni con continuità nelle politiche di benessere familiare. La famiglia è al centro della nostra azione politica perché la consideriamo il baricentro della società e della cultura della nostra terra. La specificità del Trentino è anche fatta di valori sociali e attenzione verso l'individuo. Non è un caso che il Trentino abbia sviluppato un sistema integrato di interventi diretti a dare sostegno concreto alle famiglie trentine attraverso una rete variegata di attori diffusa su tutto il territorio quali, ad esempio, i Distretti famiglia, le organizzazioni private e gli enti pubblici certificati 'Family in Trentino', le associazioni familiari, i Piani giovani". Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha aperto oggi la 9° Convention dei Comuni Family Friendly, organizzata dall'Agenzia per la famiglia a Fiera di Primiero, ribadendo la fiducia della comunità trentina in un modello sociale preso a riferimento da altre Regioni italiane e Paesi della Comunità europea. Tra gli interventi realizzati nell'ultimo decennio, Rossi ha ricordato l'assegno unico provinciale, la revisione delle tariffe per i servizi della prima infanzia, le tariffe agevolate nel trasporto pubblico, le misure di conciliazione vita-lavoro grazie alla certificazione Family Audit, l'esenzione del ticket sanitario a partire dal terzo figlio, i contributi alle famiglie numerose, l'Euregio Family Pass che consente di avere accesso ai trasporti o al mondo della cultura a prezzi agevolati.

"Il Trentino - ha esordito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi - è soddisfatto dei risultati ottenuti e delle azioni che hanno generato quel messaggio di fiducia fondamentale per estendere il nostro modello di politiche del benessere della famiglia al resto d'Italia. Il Family Audit ha portato alla certificazione di 213 organizzazioni nazionali e nella nostra provincia contiamo 19 Distretti famiglia.  Abbiamo lavorato intensamente ma dobbiamo continuare ad investire nella famiglia per garantire un futuro migliore ai nostri figli e alla nostra società".

Tre i temi, collegati alla famiglia, su cui si è soffermato il presidente: politiche giovanili, lavoro femminile e famiglie numerose. "Le politiche per la famiglia - ha spiegato il presidente Rossi - devono collegarsi alle politiche giovanili. La transizione all'età della maturità da parte dei nostri ragazzi è oggi più complessa. Le ragioni non sono solo generazionali ma anche economiche e sociali. Investire sulla famiglia e sui giovani riduce i costi sociali che dovremmo affrontare se non ci si muove in tempo".

Nel 2017 l'occupazione femminile è cresciuta del 16% in Trentino. "Il risultato è positivo - ha commentato il presidente Rossi - però ora vogliamo incidere sulla qualità di questa crescita, intervenendo sui servizi di conciliazione, per favorire la natalità e tutelare il rientro sul mercato del lavoro delle madri. Una società in cui le donne lavorano è una società che cresce. E' questa la frontiera che dovremo esplorare nelle prossime stagioni. Più qualità dei servizi di conciliazioni, quali i servizi all'infanzia e le tariffe sugli asili nido, perché solo con misure mirate garantiremo un futuro alle donne e alle madri". 

Sulle famiglie numerose, il presidente Rossi ha ipotizzato l'introduzione di aiuti diretti legati ad una previdenza complementare fin dalla nascita dei figli: "E'questa l'idea positiva della famiglia che il Trentino vuole esportare nel resto del Paese".

A margine del convengo, Rossi ha anche accennato alla legge sul benessere familiare che ha portato In Trentino all'introduzione di interventi di sostegno economico dedicati alle famiglie, come l'eliminazione dell'Imis sulla prima casa e dell'addizionale Irpef per soggetti con reddito fino a 20.000 euro, l'agevolazione sull'addizionale per chi ha figli a carico e reddito tra i 20.000 e i 55.000, nonché le agevolazioni tariffarie per i servizi della prima infanzia, gli asili nido pubblici, le tagesmutter e i buoni di servizio. 

Un'altra misura riguarda l'assegno unico. "Non è un semplice strumento di contrasto alla povertà - ha detto Rossi -, ma costituisce una risposta innovativa e agile ai bisogni espressi dalle persone e dalle famiglie residenti sul nostro territorio. Si tratta di una misura "universalistica", che consente a tutti i nuclei familiari di raggiungere una condizione economica sufficiente a soddisfare l'insieme dei propri bisogni". L'assegno unico assorbe all'incirca 75 milioni di euro, risultato della convergenza di tutte le risorse ad oggi dedicate al reddito di garanzia, all'assegno regionale, al nucleo familiare, all'abbattimento delle tariffe degli asili nido e tagesmutter, all'assegno integrativo invalidi. 

Nel suo intervento, il presidente ha ringraziato l'impegno di tutte le realtà che operano in Trentino a favore della famiglia, a partire dall'Agenzia provinciale. Oltre alle associazioni l'impegno per le famiglie investe anche i Comuni. "Grazie all'impegno e alla dedizione con cui le amministrazioni comunali si sono applicate nel progetto di certificazione 'Family in Trentino' - ha aggiunto a questo proposito Rossi -, possiamo oggi affermare con orgoglio che il 90% della popolazione trentina vive in un Comune attento alle necessità e al benessere delle famiglie. In Trentino sono 83 i Comuni certificati 'Family in Trentino'. Visti i risultati raggiunti, sarà indispensabile ora mantenere questo status d'eccellenza fidelizzando gli enti partner, sostenendo la relazione di reciprocità tra la Provincia e le amministrazioni comunali, consci che, senza un efficace e aggiornato lavoro di "rete" non nascono valide iniziative a favore del benessere dei nuclei familiari. La comunità tutta è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità e a tenere vivo questo fertile humus che tanto ha arricchito il nostro territorio, in primis da un punto di vista culturale, attribuendo alle politiche familiari un carattere di trasversalità, visto che in ogni azione governativa si annovera una ricaduta diretta o indiretta nella dimensione familiare". 

(pff)

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lunedì 23 aprile 2018

Nuovo sportello unico per i giovani in Trentino


Oggi la presentazione dello Sportello con le assessore Ferrari e Franzoia

Giovani in Trentino: un luogo "unico" di informazione

Uno sportello giovani "unico", virtuale ma anche reale, in via Belenzani a Trento, dove trovare informazioni sulle opportunità a disposizione dei giovani della provincia. Formazione, servizio civile, casa e credito, associazionismo, tempo libero mobilità internazionale, eventi culturali, sono solo alcuni degli argomenti sui quali il novo spazio aiuterà i ragazzi ad orientarsi in un panorama territoriale pieno di occasioni, ma spesso difficile da cogliere nella sua ricchezza.
È questo uno dei primi obiettivi del Protocollo di intesa per il coordinamento delle attività di informazione, comunicazione e orientamento rivolte ai giovani sulla città e provincia di Trento, sottoscritto oggi da Sara Ferrari, assessora all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia autonoma di Trento, e da Mariachiara Franzoia, assessora con delega per le politiche sociali, familiari ed abitative e per i giovani del Comune di Trento.


"Una porta sempre aperta, un luogo di raccordo nel quale valorizzare tutto quello che, sul territorio, viene promosso e costruito dai giovani e per i giovani, dal servizio civile alla mobilità internazionale, dagli eventi alla formazione, dall'associazionismo alle opportunità di studio e lavoro - sono state le parole dell'assessora provinciale Sara Ferrari, alla presentazione -. Uno Sportello situato in un posto centrale e ben visibile, che scaturisce al termine di un percorso condiviso con il Comune di Trento e con i tanti soggetti del territorio, proprio perché possa diventare punto di riferimento e orientamento, dove ragazzi e ragazze possano trovare tutte le informazioni che li riguardano in modo unitario e semplice".
"Vorrei rivolgere innanzi tutto un ringraziamento a tutti quelli che hanno reso possibile questo primo importante passo nato dal protocollo tra Comune e Provincia autonoma di Trento - ha commentato l'assessora comunale Mariachiara Franzoia -, che giunge dopo un percorso di sinergia e coordinamento che proseguirà grazie al coinvolgimento diretto dei giovani. L'apertura di questo nuovo spazio è l'inizio di un work in progress che vuole come prima cosa dialogare con il territorio e rafforzare le attività di comunicazione e informazione, alla base di una sempre più efficace concretizzazione delle tante opportunità offerte ai giovani".
Il Protocollo sottoscritto tra le amministrazioni provinciale e comunale intende dunque favorire lo scambio di informazioni e di buone prassi, percorsi comuni di progettazione e sperimentazioni, rapporti più stretti tra pubbliche amministrazioni e mondo dell'associazionismo.
Obiettivi che il Comune e la Provincia perseguono da anni, in coerenza con i principali orientamenti europei e nazionali, secondo metodologie di lavoro che valorizzano la partecipazione dei giovani e mirano a sostenerli nello sviluppo di conoscenze e competenze che permettano loro di sperimentare, di attivarsi in prima persona e di realizzare percorsi verso l'autonomia.
L'esigenza di favorire questa attività di contatto e comunicazione con un luogo unico dedicato all'informazione e all'orientamento, è stata anche una delle indicazioni raccolte negli incontri con i portatori di interesse che, attraverso il percorso partecipato Rendering Trento giovani, hanno costruito il nuovo piano comunale di politiche giovanili.
Lo sportello, coordinato da un gruppo di regia comunale-provinciale, aprirà nel cuore della città a palazzo Thun, in via Belenzani 13 e sarà una porta aperta a disposizione dei giovani.
Da lunedì 23 aprile lo sportello sarà aperto, inizialmente, dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 17.30. Saranno raccolte le istanze dei giovani che si rivolgeranno a questo nuovo spazio informativo, in modo da ampliare offerta e orari nei prossimi mesi. Anche il nome dello sportello sarà oggetto di un concorso di idee.

Info
mail: politichegiovanili@provincia.tn.it
tel. 0461 884840


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giovedì 19 aprile 2018

I fondi europei aiutano lo sviluppo del Trentino #siamoeuropa


Il bilancio dei Programmi FSE e FESR 2017. Tra le iniziative finanziate il laboratorio di prototipazione meccatronica ProM Facility

L'Europa aiuta 24.124 volte i trentini

Nel 2017 l'Europa ha continuato ad aiutare le famiglie trentine supportando i servizi educativi e culturali, promuovendo istruzione e mobilità internazionale. Il 2017 è stato l'anno di nascita per la ProM facility di Rovereto, avanguardia meccatronica europea, e sono stati pubblicati 6 avvisi per il sostegno alla competitività delle imprese. Se ne è parlato alla consueta riunione annuale del Comitato di sorveglianza dei Programmi operativi Fse (Fondo sociale europeo) e Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Lo scorso anno si è chiuso il quarto dei sette anni di programmazione: finora sono stati impegnati 47,8 milioni di Euro per il Fse (43,53% di quanto previsto per il periodo 2014-2020) e 29,2 milioni di Euro per il Fesr (26,89% delle risorse settennali). Oltre 24mila i trentini che ne hanno beneficiato.

Il Comitato, presieduto da Fabio Scalet, dirigente generale del Dipartimento Affari istituzionali e legislativi e partecipato dai rappresentanti della Comunità europea e dello Stato, ha preso atto dello stato di avanzamento dei Programmi e delle previsioni di spesa per il 2018. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, Maurizio Corradetti e Silvia Rescia della Commissione Europea, oltre a rappresentanti dei Ministeri nazionali e delle parti economico-sociali trentine.

Fondo sociale europeo

Nei primi 4 anni della programmazione hanno beneficiato dei fondi Fse ben 24mila 124 trentini (per l'81,9% donne): 67,3% occupati, 21,5% disoccupati, 11,3% inattivi. 

Sull'asse 1 – Occupazione, il Comitato di sorveglianza ha previsto una modifica, mettendo a disposizione 2 milioni di Euro in più per maggiori investimenti a favore delle politiche attive del lavoro e della conciliazione casa-lavoro. Nel 2017 sono state finanziate 221 attività per rafforzare le competenze chiave di persone disoccupate o sospese (per complessivi 2milioni 583mila euro), mentre le famiglie trentine hanno beneficiato di complessivi 2milioni 264mila euro per i buoni di servizio per servizi educativi, culturali, sportivi, asili nido ed asili estivi.

Nell'asse 2 tre azioni nel 2017: inclusione lavorativa degli assistenti familiari (26mila euro), sostegno dell'innovazione sociale ed inclusione in contesti lavorativi (190mila euro), buoni di servizio per famiglie a basso reddito (1milione 762mila euro).

Nell'asse 3, "Istruzione e formazione", sono state riviste alcune priorità, con una riduzione di 2milioni di euro a favore dell'asse 1. Cento iniziative finanziate, tra le quali la mobilità estiva degli studenti (2milioni di euro), la formazione in inglese e tedesco per gli insegnanti (1,1 milioni di euro), il contrasto alla dispersione scolastica (1milione di euro), la mobilità estiva degli insegnanti (500mila euro), lo sviluppo della didattica Clil a scuola (490mila 500 euro), la quarta superiore in Europa per gli studenti (260mila euro), i tirocini internazionali per studenti (234mila euro). Infine 440mila euro per le attività dell'asse 4 (capacità istituzionale e amministrativa) e 5 (assistenza tecnica).

Fondo europeo di sviluppo regionale

A fine 2017 i beneficiari di fondi Fesr avevano dichiarato 4milioni 315mila euro di spesa ammissibile (3,97% delle risorse programmate), dato in crescita rispetto agli 1,2milioni del 2016.

Il 2017 ha portato anche alla realizzazione del laboratorio di prototipazione meccatronica ProM Facility, macchinari ed attrezzature (3milioni 865mila euro la spesa) ad alto contenuto tecnologico (https://youtu.be/UJKwdxBdA9I) al Polo della meccatronica di via Zeni a Rovereto. Lo scorso anno sono stati pubblicati tre avvisi di selezione nelle aree dell'asse 1, specializzazioni intelligenti (agrifood, qualità della vita, meccatronica, energia ed ambiente): sostegno per acquisto di servizi di consulenza per l'innovazione aziendale (2milioni di euro, 139 proposte pervenute), sostegno alle infrastrutture di ricerca (8 milioni di euro, 4 proposte), promozione ricerca e sviluppo (4,4milioni di euro).

L'asse 2 si occupa della crescita della competitività delle imprese trentine: nel 2017 sono stati selezionati 91 progetti (2,3 milioni di euro) di nuove attività imprenditoriali giovanili e femminili. I due avvisi si sono occupati di sostegno alla nascita di nuove imprese in settori tecnologicamente avanzati (2,9milioni di euro, 134 proposte) e sostegno agli investimenti in macchinari e impianti (5,1milioni di euro, 75 proposte).

Nell'asse 3, infine, pubblicato l'avviso per la promozione di efficienza energetica e uso di energia rinnovabile nelle imprese: 312 le proposte progettuali presentate con uno stanziamento di 8 milioni di euro.

Si parlerà dei progetti finanziati dall'Europa in Trentino anche al Festival Siamo Europa (www.siamoeuropa.provincia.tn.it), a Trento dal 25 al 27 maggio.

Qui 

video che riassume i principali interventi realizzati nel corso dello scorso anno tramite i Fondi FSE e FESR


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© 2018 Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento




mercoledì 18 aprile 2018

Servizio civile provinciale #Scup per giovani tra i 18 ed i 28 anni, candidature entro il 30 aprile 2018


La scadenza è fissata al 30 aprile

Aperte le candidature ai progetti del servizio civile provinciale

Sei un giovane fra i 18 e i 28 anni e vuoi avvicinarti al mondo del lavoro, fare un'esperienza di crescita, imparare cose nuove? Ci sono 77 progetti di servizio civile provinciale a cui è possibile candidarsi entro il 30 aprile.



Cos'è il servizio civile?
È prima di tutto un opportunità.
Al giorno d'oggi, essere un giovane che cerca una propria indipendenza non è semplice. Questa difficoltà è anche dovuta alla mancanza di praticità, nei percorsi di studi, nell'avvicinamento al mondo del lavoro. Il servizio civile di Trento vuole abbattere questo muro e dare l'opportunità a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni di fare un'esperienza pratica e concreta in vari contesti organizzativi pubblici, non profit e aziendali, permettendo loro di accrescere il proprio bagaglio personale di conoscenze e competenze, anche professionali, garantendo una minima autonomia economica.
"Il Servizio civile dà a tantissimi giovani l'opportunità di riscoprirsi nel mondo lavorativo - spiega una giovane in servizio civile - e far capire cos'è il mondo lavorativo, cosa vuol dire avere degli orari, delle responsabilità, dei doveri ma anche dei diritti. Permette di accrescere il proprio bagaglio personale, anche attraverso le formazioni mensili che propone. Grazie ad esso ho capito che strada vorrei intraprendere nella mia vita". 

Come funziona?
Nella lista dei progetti (da leggere), se ne individuano 2-3 e si va a vederli.
Se ne sceglie uno e a quello ci si candida.
L'organizzazione che propone il progetto fa la selezione.
Se sei accolto, cominci il progetto l'1 giugno prossimo.
La durata è variabile, ma la maggior parte dei progetti dura 12 mesi.
L'orario è mediamente di 30 ore alla settimana.
È previsto un compenso di 433,80 euro al mese.

Per maggiori informazioni sul servizio civile e sulle modalità di iscrizione si può consultare il sito:www.serviziocivile.provincia.tn.it


venerdì 6 aprile 2018