lunedì 2 ottobre 2017

Innovazione sociale: serve un rapporto di rete

A Trento, "Di-Segno Pubblico", un ciclo di incontri su innovazione sociale e sistemi collaborativi nelle PA nel terzo settore


Un rapporto trasversale e paritario fra attori economici, Istituzioni, società civile e soggetti della formazione facilita un processo di sviluppo locale. In questo ragionamento è centrale la costruzione di una comunità coesa, che punta alla sostenibilità e a un progresso in grado di generare una crescita diffusa che coinvolga ogni cittadino.

È stato questo il tema della prima giornata di "Di-Segno Pubblico" un ciclo di quattro incontri formativi sull'innovazione pubblica organizzati dalla Provincia in collaborazione con il Consorzio dei Comuni trentini. Il primo incontro si è tenuto giovedì 28 settembre presso la sede del Consorzio dei Comuni in via Torre Verde a Trento.

Ad aprire i lavori sono stati il Presidente dei Comuni trentini Paride Gianmoena, con l'Assessora alle Politiche Giovanili della Provincia di Trento Sara Ferrari. Entrambi hanno rimarcato l'importanza del settore pubblico nel settore dell'innovazione. "In un mondo dove aumenta la complessità - ha sottolineato Gianmoena - serve pensare a un'innovazione aperta dove i soggetti dialogano tra di loro, trasferendo informazioni e competenze: una collaborazione che diventa una sfida a tutto vantaggio di un nuovo modo di fare politiche sociali che devono diventare partecipate e non calte dall'alto. E' quello - ha concluso - che sta facendo il Consorzio dei Comuni con tutta la sua struttura che lavora su progetti innovativi sviluppati e coordinati insieme ad altre realtà".
L'Agenda dei lavori, efficacemente coordinati da Carlo Andorlini dell'Università di Firenze, ha visto gli interventi di Antonio Geminiani, direttore dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, a cui ha fatto seguito la relazione di
Fabrizio Montanari dell'Università di Reggio Emilia sul tema "I luoghi dell'innovazione aperta". L'attenzione si è concentrata successivamente su un altro tema "Contesti aperti" da "attori aperti", con interventi di Andrea Minetto, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Salvatore Rizzo della Fondazione di Comunità di Messina.

Dalle relazioni è emerso che oggi fare innovazione sociale significa potenziare al massimo la collaborazione fra tutti i soggetti del territorio. Serve però sviluppare sempre più processi e azioni partecipate in modo che, partendo dalla condivisione del problema, si arrivi a costruire risposte collettive.

Il prossimo incontro è in programma il 10 novembre e si parlerà di Welfare collaborativo e Reciprocità pubblica generata da reti pubbliche. Gli atri due incontri sono previsti in calendario a gennaio e marzo.


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