venerdì 4 novembre 2016

Il cerchio della guerra di Emergency - Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo

Il cerchio della guerra (e le sue conseguenze)
Nella giornata delle Forze Armate, Emergency e Associazione 46° parallelo parlano di conflitti e di speranza

Venerdì 4 novembre alle 18.00 il Café de la Paix ospita il reading Il cerchio della guerra di Emergency e la presentazione dell'Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo con il direttore, il giornalista Raffaele Crocco

Guerra, tra le altre cose, significa profughi, gente che scappa. 
Tu che faresti?
da Il cerchio della guerra

Il 4 novembre 1919, al termine della Grande Guerra, veniva istituita la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. "La data che celebra la fine vittoriosa della guerra – si legge dal sito dell'esercito italiano – commemora la firma dell'armistizio siglato a Villa Giusti​ (Padova) con l'Impero austro-ungarico ed è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate". Soppressa come festività a partire dal 1977, è diventata col tempo ricorrenza per onorare i soldati italiani caduti in guerre che ci appaiono per lo più lontane: perché il nostro è un tempo di pace e libertà. 

Eppure dei 193 paesi membri dell'Onu uno su cinque è in conflitto; il 90% delle vittime sono civili, in maggioranza donne e bambini; i danni causati ai beni artistici e ambientali sono incalcolabili. Siria, Yemen, Etiopia, Afganistan, Haiti, Colombia… 36 i conflitti registrati nel 2015 e molti sono sconosciuti, almeno fintantoché non assumono i volti dei migranti che giungono alle nostre porte in cerca di pace. "Se tiriamo le somme – scrive Raffaele Crocco nell'editoriale di apertura all'ultima edizione dell'Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo – ci ritroviamo con 36 guerre tra le mani e decine di situazioni di crisi, sempre a combattere per il controllo di risorse fondamentali: cibo, acqua, materie prime. E tutto mentre restano pesanti gli squilibri: 128milioni di individui controllano il 60% del Pil mondiale. Il risultato sono, anche, 60milioni di profughi in cerca di una vita in qualche angolo di mondo". 

Il gruppo trentino di Emergency e l'Associazione 46° parallelo hanno colto l'occasione del 4 novembre per riflettere insieme, per parlare di guerra ma anche di tentativi di pace che mai si spengono. E per farlo hanno proposto al Café de la Paix un doppio evento: Il cerchio della guerra, reading a tre voci scritto da Mario Spallino e Patrizia Pasquì che, ripercorrendo la storia dell'associazione di Gino Strada, ci ricorda cosa sono stati questi anni di conflitti, lotta al terrorismo e stragi a partire dall'11 settembre 2001; la presentazione della settima edizione dell'Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo a cura del direttore, il giornalista e inviato di guerra Raffaele Crocco, che proporrà un approfondimento sull'attuale situazione internazionale. 

Un momento di condivisione per ricordare distruzione, orfani, profughi di paesi lontani, ma anche per ravvivare speranze e impegno convinto a onorare quell'articolo 11 della nostra (forse quasi ex) Costituzione secondo cui "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.".

Venerdì 4 novembre ore 18.00 sala Dragonfly del Café de la Paix (passaggio Osele – Trento). Iniziativa organizzata con Emergency Gruppo di Trento e Associazione 46° parallelo. Ingresso libero. 

Contatti 
Arianna Bazzanella (Gruppo Emergency di Trento)
Tel: 3314058137

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